mercoledì 21 ottobre 2009

Ad un amico scrittore ...


Poichè l'italiano nasce scrittore e muore senza leggere, pubblico un consiglio di un certo peso (anche ironico)

"L'agente letterario è stato l'uovo deposto da una industria editoriale che aveva cominciato a preoccuparsi molto più della pubblicazione e divulgazione di best-sellers che della pubblicazione e divulgazione di opere di merito. Gli scrittori, gente per lo più ingenua che si lascia facilmente illudere dall'agente letterario di tipo sciacallo o pescecane, corrono dietro a promesse di grossi anticipi e di promozioni letterarie come se da ciò dipendesse la loro vita. Un anticipo è solo un pagamento in acconto, e, quanto a promozioni, tutti abbiamo l'obbligo di sapere, per esperienza, che la realtà è sempre al di sotto delle aspettative".

J. Saramago, Il Quaderno, Bollati Boringhieri

d. (ma per la fonte s.)

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